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LE ATTIVITA'
Donne delinquenti
 
Michela Zucca,
DONNE DELINQUENTI
Storie di streghe, eretiche, ribelli, rivoltose, tarantolate
, Edizioni Simone, Napoli, 2004
 
Gostanza da libbiano
 
Guarda il trailer del film
 

BELLA PER I SUOI DIFETTI E AMABILMENTE DEBOLE
donne sull'orlo di una crisi economica

 

Mercoledì 9 novembre
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle
Voltaire
.

STREGHE O RIVOLUZIONARIE?

Voi altri poveri soffrite anche la fame,
E lavorate male e troppo,
Soffrite anche la prigione;
Però avete un’anima,
Un’anima più buona, e nell’altro,
Nell’altro mondo voi starete bene
E gli altri male...

Sarete liberi dalla schiavitù!
E così diverrete tutti liberi!
Però uomini e donne
Sarete tutti nudi,
Fino a che non sarà morto
L’ultimo degli oppressori.

da “Il Vangelo delle Streghe”

La stregoneria — com’era realmente, non come è stata comunemente fraintesa —lasciando da parte ogni questione relativa alla realtà della magia — rappresentava, una volta, un fattore reale o un grande potere nella vita sociale ribelle.

Il progressivo prender coscienza del fatto che la condizione di schiavitu’ e di abuso nelle quali erano costrettI i ceti piu’ bassi delle popolazioni non fossero legate ad un qualsivoglia imprescindibile vincolo di nascita, ma che fosse altresì opera di una costruzione sociale, spinse un gran numero di persone scontente a ribellarsi e, poiché non potevano avere il sopravvento con la guerra aperta, manifestavano il loro odio nella forma di segreta anarchia, che era tuttavia intimamente mescolata con superstizioni e frammenti delle vecchie
tradizioni.

Il risultato di tutto questo fu un grande aumento del numero di ribelli, di emarginati e di tutti gli scontenti, che adottarono la stregheria come loro religione.
Spesso a capo di queste rivolte vi erano donne, che godevano comunque dell’appoggio e del seguito della popolazione maschile come di quella femminile.

Ovviamente il potere costituito aveva l’esigenza di reprimere in maniera forte questa ondata ribelle e questo vento di consapevolezza che portava con se la “pretesa” di veder riconosciuti diritti, dignità,  libertà individuale e collettiva.
E se a questo uniamo il fatto che guaritrici e fattucchiere erano custodi di un antico sapere che si tramandava oralmente di madre in figlia e che avevano conoscenze mediche tali da potersi riappropriare di un meccanismo di cura di sé, mettendo in questo modo in discussione la custodia del corpo delle donne da parte degli uomini (che nel corso della storia ha rappresentato un formidabile strumento di sopraffazione e di controllo sociale) è facile capire quale facile e comodo capro espiatorio rappresentassero queste “streghe”  per il potere laico e religioso, che colse infatti al volo l’opportunità di accusare queste donne di praticare l’orribile arte della stregoneria, suggellata dal patto diabolico.
Il resto della storia lo conosciamo piu’ o meno tutti. Una violenta e mirata caccia alle streghe ad opera di un  potere temporale e spirituale sempre di piu’ in rapporto simbiotico,  fatta di torture, umiliazioni, roghi.

Di questo e di molto altro si è parlato con Michela Zucca ed il suo libro “Donne Delinquenti” all’interno della prima interessante e partecipata serata della rassegna cine-letteraria “Bella per i suoi difetti, amabilmente debole - Donne sull’orla di una crisi economica” ospitata dal Cinema Marconi il 9/11/2011.

 

GOSTANZA DA LIBBIANO” di Paolo Benvenuti

Anno 1594, San Miniato al Tedesco nel Granducato di Toscana. Monna Gostanza da Libbiano, una contadina di sessant'anni, esercita da sempre il mestiere di guaritrice. La sua pratica mette in sospetto le autorità ecclesiastiche locali. Arrestata per ordine del vescovo di Lucca, a seguito di una breve istruttoria, viene accusata di stregoneria. Due vicari, il reverendo Roffia e padre Porcacchi, la sottopongono per molti giorni a lunghi ed estenuanti interrogatori volti a farle confessare "pratiche diaboliche". Lentamente ma inesorabilmente, piegata da ripetute torture, Gostanza cessa di proclamare la sua innocenza per entrare nel personaggio della strega.

Quando anche una sola donna subisce umiliazioni e violenze...interrogatori perversi, esplicite forme di sottomissione...nessuna donna può sentirsi al sicuro. Ancora oggi abbiamo a che fare con realtà molto simili a quelle di questo film...Ancora oggi ci sono donne che si sentono emarginate o respinte oppure segregate perché troppo belle o troppo brutte, troppo intelligenti o troppo stupide, troppo alte o troppo basse...prima di rapportarsi con una donna in quanto persona sembra dobbiamo sempre dimostrare qualcosa.


Kenia, 2008 distretto del Kisii. Una folla armata di bastoni sassi e machete si accalca gridando attorno ad una donna. Lei si butta per terra chiedendo clemenza, ma alcuni di loro la circondano, la picchiano e la trascinano per la schiena. Altri hanno preparato una pila di legna da ardere, gli hanno dato fuoco o e adesso la trascinano dentro l’inferno. La donna messa al rogo è stata accusata di aver stregato un ragazzo che soffre di attacchi epilettici.
Un clima da terrore d’inquisizione: quella donna è stata accusata di essere una strega. La pratica è in aumento in Kenya, le donne vengono linciate e messe al rogo. Il comportamento sta diventando così comune che è impossibile ribellarsi, la polizia ha arrivato ormai a cose fatte e si occupa solo di far sparire i corpi bruciati.
   

 

RECENSIONI

DONNE DELINQUENTI di Monica Di Bernardo

La lettura del testo di Michela Zucca "Donne delinquenti" coinvolge e appassiona sin dall'inizio. E' un testo denso e ricco di riflessioni interessanti che si legge tutto d'un fiato, alla ricerca del filo della memoria custodito dalle donne nel corso dei secoli, tramandato attraverso antiche storie minuziosamente raccolte dall'autrice e collegate con altre fonti.

L'obiettivo che la ricerca condotta da M. Zucca si propone è quello di ridar voce a coloro a cui è stata tagliata la lingua, quelle donne "contro" - streghe, eretiche, ribelli, rivoltose e tarantolate - protagoniste invisibili perché volutamente cancellate dalle pagine della storia. Vedi oltre

Percorsi di lettura suggeriti dal testo:
Carlo Ginzburg, Storia notturna. Una decifrazione del sabba, Einaudi, Torino, 1989
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi, Frassinelli, Milano, 1993
Georges Duby, Storia delle donne. Il Medioevo, Laterza, Roma-Bari, 1990
C.G.Leland, Il vangelo delle streghe, Stampa Alternativa, Viterbo, 2002
Jules Michelet, La strega, Einaudi, Torino, 1980
Margaret Murray, Le streghe nell'Europa occidentale, Garzanti, Milano, 1978

Laura Caretti (a cura di), «Gostanza da Libbiano» di Paolo Benvenuti, Pisa, ETS, 2000

Ho avuto la possibilità di vedere questo film - Gostanza da Libbiano di Paolo Benvenuti - in un momento particolare, mentre stavo scrivendo la tesi di laurea sul processo alla strega Matteuccia Francisci condannata a Todi nel 1428 e, forse per questo motivo, mi ha molto colpito.
Alcune immagini rimarranno per sempre scolpite nella mia memoria perché hanno avuto la forza di dare vita a figure, situazioni e personaggi che tante volte ho incontrato nei documenti e nei resoconti dei processi che ho letto. Credo sia indimenticabile il viso e lo sguardo di Lucia Poli (l'attrice che interpreta Gostanza) che ha saputo incarnare il volto e lo sguardo della donna accusata di essere strega di fronte ad un pubblico di uomini che di questo la accusano. <<Sono una strega >> questo i giudici hanno bisogno di sentirsi dire e rivelare con tutti i particolari da lei. Vedi oltre

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