Mercoledì 16 novembre
Se la natura non avesse voluto donne e schiavi, avrebbe dato alle spole la qualità di filare da sole.
Platone
La situazione contingente ha, se vogliamo, palesato i limiti del modello di sviluppo occidentale, inasprendo tutti i tipi di disuguaglianze (tra nord e sud del mondo, tra ricchi e poveri, tra uomini e donne).
Pensiamo ai tagli ai servizi pubblici necessari per far cassa, nascosti sotto il richiamo all'attivazione delle risorse delle comunità locali e alla responsabilizzazione di ciascuno di noi: essi comportano di fatto un aumento del lavoro di cura, contribuendo al realizzarsi di una situazione paradossale di “poco lavoro pagato a disposizione di tutti e di tutte”, ma tanto lavoro domestico a carico prevalentemente delle donne. Questa diseguaglianza ‘domestica’ ha effetti generali e persistenti nella sfera ‘pubblica’ e segna tutte le disparità sociali di genere.
Le donne devono fare infatti i conti sia con l’interiorizzazzione di una cittadinanza di seconda classe che le spinge verso scelte adattative, conformi ai modelli tradizionalmente imposti, che con l’emarginazione nel mercato del lavoro, in quanto spesso soggette ad un uso ricattatorio del part-time e delle forme di lavoro atipiche con proposte di lavoro dequalificate ed in piu’ penalizzate con il prolungamento dell’ età pensionabile a 65 anni nel pubblico e la minaccia di estensione anche al privato.
Ne abbiamo parlato Michela Zucca, che ringraziamo per credere nel nostro progetto a tal punto da rendersi disponibile a collaboare per l'intera rassegna, e Maria Grazia Campari, autrice del saggio "DONNE SULL'ORLO DELLA CRISI: CASI DI LAVORO FEMMINILE FRA PRODUZIONE E RIPRODUZIONE" pubblicato all'interno dell'iteressante libro "L'EMANCIPAZIONE MALATA", Sguardi femministi sul lavoro che cambia, Edizione Libera Università delle Donne.
Al dibattito è seguita la proiezione del film "Tutta la vita davanti" di Virzì. Una commedia grottesca, a tratti surreale, che racconta il difficile inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: le loro ansie, le piccole aspirazioni, i problemi quotidiani, la speranza di un futuro migliore. Il tutto con la straordinaria ironia di un autore capace di trasformare un tema di attualità in una grande vicenda universale.
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