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LE ATTIVITA': Donne all'opera
 


La musica lirica è la produzione artistica più italiana che ci sia. Ufficialmente, la prima opera lirica fu dell'italiano Jacopo Peri (Daphne), ma la prima opera di successo, ancora oggi eseguita ed enormemente apprezzata, fu "l'Orfeo" di Claudio Monteverdi (1609), basata sulla leggenda classica di Orfeo ed Euridice. A partire dal 1700 l'opera lirica prende piede in Francia (Lulli, Bizet, Massne) e in Germania (Mozart) ma
il melodramma raggiunge il massimo dello splendore nell’Ottocento con un vero poker d’assi della musica, tutti rigorosamente italiani: Rossini, Bellini, Donizzetti eVerdi. Il cammmino prosegue e nel '900 arruvano altri pezze da novanta: Puccini, Boito, Leoncavallo, Mascagni fino ad arrivare a Berio e Nino Rota.nIn tutto il mondo, dal Giappone alle Americhe, grazie a questo patrimonio musicale unico e straordinario, si canta in italiano.

In Italia, la musica lirica è stata un veicolo culturale straordinario in grado di raggiungere anche i più piccoli paesini di questa nostra Italia. Carovane di artisti portavano in giro per il Paese arie straordinarie che tutti, anche chi non sapeva leggere né scrivere, imparavano a memoria.
Si parla al passato eppure la lirica non è un'arte del passato.çL'opera lirica ci racconta storie, generalmente prese dalla letteratura o dalla storia e nelle storie che racconta disegna figure e fatti che ci appartengono profondamente perché fanno parte del tessuto culturale del nostro paese e, proprio per questo, sono di straordinaria attualità.

Il progetto Donne all'opera vuole andare a cercare, nello specifico, le figure femminili descritte e raccontate dal melodramma. Nel complesso, i temi che fanno parte dei repertori dell'opera lirica non posso essere definiti femministi. A parte straordinarie ed emblematiche eccezioni, l'eroe delle storie è un uomo, ma il coinvolgimento femminile è comunque sempre fondamentale allo svolgimento dell’azione. Le protagoniste sono solitamente donne passionali e idealiste, votate alla sofferenza e alla morte, spesso rappresentate come  istintive e coraggiose, capaci di coinvolgere nel loro destino gli uomini che le circondano. Dalle donne archetipo del '700, alle eroine tragiche del periodo romantico, alle donne travolte dagli eventi che le sovrastan, dell'epoca verista. L’evoluzione delle società europea grazie specialmente alla letteratura simbolista, al teatro romantico e al teatro verista è andata progressivamente conquistando, per la donna, un certo grado di liberazione e di volontà d’azione che si è traslata in tutte le forme d'arte compresa quella musicale, compresa l'opera lirica.

Tutto questo volevamo raccontare e, perciò, abbiamo chiesto aiuto al prof. Francesco Rocco Rossi. Era stata un'idea, lo spunto per unaserata bella e interessante, ma quello che era nato come un evento estemporaneo si è trasformato in un progetto continuativo. Siamo già al quarto anno e pensiamo di proseguire, accompagnate e accompagnati da Rossi alla scoperta delle grandi figure femminili così come le hanno raccontate Rossini, Mozart, Verdi, Puccini, Massnet e via dicendo.

 

Donne all'iìopera
Donne all'opera
Donne e Lirica
Donne e Lirica

Francesco Rocco Rossi

FRANCESCO ROCCO ROSSI

Diplomato in pianoforte presso il conservatorio di Alessandria (1985), nel 2002 ha conseguito la Laurea in Musicologia (tesi in filologia rinascimentale sulle Missae L’homme armè di Guillaume Faugues con cui ha vinto il primo premio in un concorso nazionale di ricerca musicologica). Nel 2007 si è addottorato Scienze Musicologiche con la dissertazione Un manuale di musica per Ascanio Sforza: il Liber Musices di Florentius – Ms. 2146 della Biblioteca Trivulziana di Milano. Ha pubblicato su accreditate riviste italiane ed estere ed ha al proprio attivo tre monografie: Guillaume Du Fay (L’Epos), Guillaume Faugues (San Marco dei Giustiniani) e Percorsi musicali nel Rinascimento (Aracne). Collabora con l’AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica Italiana) e fa parte della redazione musicale di Radio Popolare. È stato membro del gruppo di ricerca Corpus des Messes Anonymes du XV siècle (Programme Ricercar) del CESR (Centre d'Études Supérieures de la Renaissance) di Tours. Dal 1990 è docente di ruolo di Musica nella Scuola Media. Negli A.A. 2008-9 e 2009-10 ha insegnato in qualità di supplente Storia della Musica presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza e nell’A.A. 2010-11 ha ricoperto il medesimo incarico presso l’Isituto Musicale “Vittadini” di Pavia.

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